Installare un impianto fotovoltaico è la soluzione semplice e “green” per ricevere bollette incredibilmente più leggere, producendo direttamente l'energia elettrica per la propria abitazione, ufficio, azienda, ed acquisire contemporaneamente autonomia rispetto al gestore di energia elettrica.
Il fotovoltaico non genera emissioni di inquinanti ma funziona solo convertendo la forza dell’energia solare, che viene utilizzata come motore di uno sviluppo sempre più sostenibile, come traguardo per le future generazioni sentendosi in perfetta sintonia con l’ambiente e la natura in cui viviamo, come impegno per un pianeta più pulito e anche, allo stesso tempo, per valorizzare l’immobile su cui l’impianto è installato, riducendo così gli sprechi, le inefficienze e i costi tipici dell’attuale modello distributivo elettrico.
L’energia solare è rinnovabile, sicura e pulita.
L'impianto fotovoltaico è a tutti gli effetti una piccola centrale per la produzione di energia elettrica, messa in collegamento con la rete esterna ("on-grid") e quindi in grado di trasferire a quest'ultima l'energia prodotta in eccesso e non consumata immediatamente o di assorbirne in caso di necessità (notte, scarso irraggiamento solare), il cui principio di funzionamento si basa sulla capacità delle celle fotovoltaiche di trasformare direttamente l'energia solare in energia elettrica per mezzo delle caratteristiche di alcuni elementi semiconduttori (quello più sfruttato è il silicio).
Quando la radiazione solare colpisce il pannello, va ad interagire a livello molecolare con gli elettroni del silicio, causando l'allontanamento dal nucleo atomico di quelli che hanno legami energetici più deboli e creando così un flusso di corrente elettrica.
Esistono vari tipi di pannello:
- Al silicio monocristallino, hanno la migliore efficienza (cioè producono più Watt per metro quadrato), ma risentono molto dei cali di irraggiamento e delle ombreggiature.
- Al silicio policristallino, praticamente equivalenti ai pannelli al silicio monocristallino, ma con un'efficienza leggermente minore.
- Al silicio amorfo, hanno efficienza più bassa rispetto alle tipologie sopracitate, ma risentono in maniera molto minore dei cali di irraggiamento e delle ombreggiature, risultando così una buona soluzione in caso di installazione in zone con clima non molto soleggiato.
- CIS / CIGS, non si basano sul silicio in veste di materiale semiconduttore ma su rame (C = copper = rame), indio, gallio e selenio.
Hanno un'efficienza posta a metà fra quelle di silicio cristallino ed amorfo ed una buona rispondenza in caso di irraggiamento non ideale.
La corrente così generata viene convogliata verso l'
inverter, che provvede a trasformarla da continua ad alternata ed a regolarne l'intensità, la frequenza ed il voltaggio (230V in monofase, 400V in trifase) in modo da renderla utilizzabile, ad esempio, per un'utenza domestica.
Il tutto è regolato da un
quadro elettrico, costituito principalmente da scaricatori ed interruttori automatici, che funge da protezione per l'impianto sia sul lato continuo che su quello alternato.
Infine i
contatori: quello di
produzione, che monitora la produzione totale dell'impianto, e quello
bidirezionale, che va a sostituire quello standard ed adempie a queste due funzioni:
- Immette in rete la corrente che non viene consumata immediatamente sul posto, che viene contabilizzata a favore dell'utenza secondo i parametri stabiliti dal GSE.
- Preleva dalla rete la corrente necessaria ad alimentare l'utenza quando l'energia prodotta dall'impianto sia insufficiente (scarso irraggiamento) o non disponibile (notte).